Dal Quotidiano del 13 maggio 2009

 

San Nicola da Crissa. Si parla di un “Museo delle confraternite e delle pietà popolari”

Previsti fondi per 900.000 euro

Progetto per lo sviluppo sostenibile del territorio e per rafforzare la coesione sociale

di GIOVANBATTISTA GALATI

SAN NICOLA DA CRISSA - Con una nota stampa, il sindaco di San Nicola Da Crissa Pasquale Fera ha reso noto che la Regione Calabria tra i “progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei centri storici”, dove hanno partecipato anche i comuni di Vazzano, Vallelonga, Capistrano, Sant'Onofrio, Stefanaconi, Maierato e Filogaso, ha concesso un contributo di 900.000 euro al comune di San Nicola da Crissa per la riqualificazione di palazzo Mannacio dove è prevista la realizzazione del Museo delle Confraternite Religiose e delle Pietà Popolari nel Mezzogiorno d'Italia. Il sindaco, dopo aver ringraziato l'unità tecnica di progettazione, così si è espresso: «La nostra provincia è tutto un museo, diffuso e disegnato con magnificenza dalla storia e dalle diverse civiltà. Straordinarie bellezze architettoniche e monumentali contribuiscono ad arricchire una provincia già fortemente caratterizzata dalla spettacolare bellezza del suo paesaggio naturale. Grazie alla sinergia tra istituzioni, parti sociali ed economiche e associazioni culturali, oggi si può pensare a nuove strategie di sviluppo e avviare un nuovo percorso invertendo la tendenza di questi ultimi anni, in cui ognuno operava autonomamente, in modo separato e disorganizzato. Si tratta di fare una scelta importante che porti alla costituzione di importanti ed indispensabili reti di cooperazione tra le amministrazioni locali e le associazioni tra cittadini, per rafforzare e sperimentare sul campo un nuovo approccio culturale e contemporaneamente individuare e attuare le politiche di crescita più adeguate per il nostro territorio». In particolare si è ritenuto necessario tutelare e valorizzare l'ingente patrimonio culturale presente nei nostri Comuni, inteso sia come risorsa fondamentale per il potenziamento del sistema locale di offerta turistica che come precondizione imprescindibile per il recupero dell'identità delle popolazioni locali. Si è avviato, oltre agli indispensabili interventi puntuali il recupero e tutela del patrimonio, interventi di valorizzazione innovativi capaci di mettere in luce la visibilità e le modalità di fruizione: 1) Sostenere il recupero, la qualificazione e la valorizzazione dei centri storici , con interventi mirati al recupero fisico dei luoghi e dei manufatti, servizi per la popolazione, sviluppo di attività economiche; 2) Patto generazionale: Intervenire sulle nuove generazioni per ricostruire la frattura generazionale, costituita dai loro padri, che ha portato alla costante perdita del rapporto con il territorio e con le proprie radici. Si tratta di intervenire con progetti innovativi per costruire questi legami che costituiscono l'humus indispensabile per la crescita sociale ed economica delle comunità. Il quadro delle iniziative intraprese mira a un sistema accessibile e fruibile. Il miglioramento della qualità dei centri storici attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare di alto pregio storico-culturale e di aree di particolare valenza culturale e ambientale. «Queste - ha aggiunto Fera - sono occasioni imprescindibili per lo sviluppo sostenibile del territorio. I risultati attesi sono dal punto di vista degli aspetti urbanistico ed architettonico, oltre alla qualità dello spazio urbano complessivamente migliorato e sottratto all'abbandono, ottenere una quota del patrimonio architettonico dei centri storici riqualificato ed adibito a nuove funzioni, procurando un miglioramento complessivo della qualità urbana, del decoro dei fabbricati e degli spazi di pertinenza». Sotto il profilo socio-culturale i risultati attesi riguardano il miglioramento delle relazioni sociali spontanee ed organizzate, la generazione di una maggiore possibilità di espressione economica culturale e sociale, utilizzando gli spazi e gli edifici recuperati e riqualificati, la valorizzazione e promozione dei caratteri identitari e la diffusione della cultura tradizionale e dei valori ambientali dell'area. Si è cercato, e con oggi lo si fa attraverso il confronto diretto con la popolazione, di identificare le principali problematiche ed i bisogni reali della popolazione locale, attraverso il processo partecipativo avviato nell'area. Per il sindaco, con tale metodologia, si riuscirà a qualificare i luoghi per rendere ospitale l'ambiente e favorire il pieno riconoscimento delle risorse identitarie del territorio. Il progetto consente quindi, di rafforzare la coesione sociale attraverso la creazione di infrastrutture e servizi nell'area d'intervento. Con la realizzazione di nuovi spazi pubblici ed il recupero di edifici per la creazione dei "contenitori" destinati ad ospitare attività, si intende fornire agli abitanti ed ai visitatori dei "luoghi d'incontro" e di integrazione, tra loro contigui e correlati, creando nel contempo un ambiente accogliente e fruibile. Nello specifico a San Nicola l'intervento mira al recupero e alla presentazione estetica di Palazzo Mannacio mediante la rivalorizzazione delle identità di impronta medievale, un palazzo patrizio di fine “700”, e la realizzazione di un Museo delle Confraternite religiose e delle pietà popolari del Mezzogiorno d'Italia capace di attirare l'attenzione di studiosi e ricucire il legame tra il passato e le nuove generazioni. Ieri, infine si è svolta la sottoscrizione della convenzione presso il Dipartimento Urbanistica e Territorio della Regione Calabria.