Da Calabria Ora del 9 dicembre 2011
La devozione per San Nicola raccontata da Mario Pileggi
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA – E’ il Santo più venerato nella provincia di Vibo Valentia e, uno dei maggiori del Mezzogiorno. San Nicola di Bari, il taumaturgo nato a Patara della cui vita si sono occupati storici, religiosi e gente comune. I miracoli del vescovo di Myra sono numerosi, tutti con un grande significato. La vita di San Nicola è stata raccolta in un volume da Mario Pileggi, generale di Brigata dell’esercito italiano, nato a San Nicola da Crissa ma residente a Bari, dove è diventato uno dei più fervidi devoti del santo. Pileggi, dopo studi ben approfonditi, ha voluto rendere omaggio, quella figura che gli è stata accanto in tutta la vita, descrivendo le varie fasi della grande popolarità che il Santo ha goduto dal IX secolo. Nei trentuno pagine, corredate d’immagini l’autore è partito nello spiegare chi era San Nicola, le sue origini e la sua ascesa nella vita ecclesiastica. Pileggi racconta come le reliquie furono trafugate dal piccolo paese della Turchia, Myra e portate a Bari in una domenica del 1087 e, poi posto all’interno della basilica, dopo un lungo braccio di ferro tra le autorità religiose. <<La basilica – dice l’autore – è uno dei monumenti italiani più imponenti e maestosi, oltre che uno dei migliori esempi di romanico al mondo, oltre a essere un simbolo spirituale>>. Bari divenne importante nella prima crociata condotta da Urbano II, perché i soldati diretti in Terra Santa prima di salpare da Brindisi passarono per il capoluogo pugliese a contemplare San Nicola e, due anni più tardi il papa convocò proprio a Bari il concilio. Nei testi, Pileggi fa riferimento alle fasi storiche che colpirono la città all’epoca di Guglielmo il Malo, il quale la rase al suolo risparmiando solamente la basilica, che in seguito ricevette i favori della duchessa Isabella d’Aragona e della figlia Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari, le cui spoglie giacciono proprio all’interno della chiesa eretta in onore del Santo. Mario Pileggi, chiude il suo volume parlando di San Nicola nella chiesa ortodossa, in particolare sulla terra che lo venera maggiormente, la Russia, dove il nome fu conosciuto molto prima della traslazione a Bari:<< Le cronache – sostiene Pileggi- ci riportano come lo zar Nicola II fosse un fervente devoto. Quando ancora non era salito al trono di Russia, il principe ereditario Nikolay Romanoff durante un viaggio nei paesi europei, venne in pellegrinaggio a Bari per pregare sulla tomba del Santo. Della sua visita esistono dei ricordi, come la firma sul libro degli autografi conservato nell’archivio della Basilica. Il futuro zar contribuì al rifacimento del pavimento della cripta, andato poi perduto in seguito a uno dei tanti restauri. La devozione di Nicola II per taumaturgo è stata così intensa che ci vorrebbero intere pagine per descriverla>>.