Gli statuti del Crocifisso nelle mani del pontefice
di Nicola Pirone
SAN NICOLA DA CRISSA – Un evento storico, dall’alto valore simbolico e spirituale, per la Confraternita del Santissimo Crocifisso di San Nicola da Crissa, fondata nel 1669 e per l’intera comunità sannicolese. Infatti, il sommo pontefice Benedetto XVI ha ricevuto nella Sala Clementina del palazzo Apostolico, dalle mani del priore emerito Domenico Teti, il volume contenente gli "Statuti e Riti della Congregazione del Santissimo Crocefisso eretta nella Chiesa Madre di questa Terra di S. Nicola", in versione tradotta dal latino all’italiano. Il volume, pubblicato nel 2011, a cura di Domenico Teti e di Vito Teti, antropologo, scrittore, che ha dedicato numerosi studi alle Confraternite religiose, presenta per la prima volta, in edizione critica e filologica, il manoscritto degli “Statuti” di 296 carte (24 capitoli di regole, con una prefazione di 41 carte) rappresenta un eccezionale documento e viene adesso indagato sotto il profilo religioso, teologico, storico-giuridico, sociale, storico-religioso, antropologico, letterario. Il volume, pubblicato in bella edizione, con apparato fotografico, dalla casa editrice, Adhoc di Vibo Valentia, contiene riflessioni storico-giuridiche e storico-antropologiche dei due curatori e scritti di monsignor Luigi Renzo, di padre Maffeo Pretto, studioso di pietà popolare e di storia religiosa, dell’ing. Antonio Tripodi, ricercatore, saggista, direttore di “Rogerius”, di P. Bernard Ardura, direttore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Un’opera editoriale e culturale di grande prestigio, polifonica, che ha visto, peraltro tra i patrocinatori la Confraternita del Crocifisso, del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, il Dipartimento di Filologia dell’Università della Calabria, la Deputazione di Storia Patria per la Calabria. L’iniziativa editoriale ha avuto il sostegno dell’Amministrazione Comunale di San Nicola e dell’Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia. Presentato nella Chiesa parrocchiale lo scorso 24 agosto nell’ambito della festa del Crocifisso, il libro verrà presentato, adesso, in molte altre località, tra cui Roma, Vibo Valentia, l’Unical e si pensa anche a Toronto, dove esiste una grossa comunità di sannicolesi, che hanno “trapiantato” e rinnovato le tradizioni religiose e non solo del paese d’origine. Gli antichi statuti, ancora oggi sono le fondamenta sui quali si basa la congrega del Crocifisso. Gli originali, scritti in latino raccolgono le memorie dei due padri missionari: don Orazio Rocca, canonico della Cattedrale di Mileto e padre Pasquale Martirano dell’ordine dei Minori, giunti nel centro del Vibonese per una serie di predicazioni. Più di ottocento persone vestiti in abiti di penitenza, e si diedero forza, ognuno, con preghiere, discipline, digiuni e lacrime di vera contrizione per ottenere il perdono dalla Maestà Divina, la Confraternita ha compiuto così un vasto cammino nel paese e nei luoghi dell’esodo. La pubblicazione ha avuto anche attestati di stima ad opera di importanti uomini di Chiesa, tra cui quelli del Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificium Consilium di Cultura (Città del Vaticano) che il 23 dicembre 2011 ha scritto una lettera di ringraziamento. Dello stesso tenore è l’affettuosa e sentita lettera di monsignor Giovanni Angelo Beccia, Arcivescovo titolare di Roselle sostituto della Segreteria di Stato. La soddisfazione dei congregati del Crocifisso è grande, come sottolineano i membri del consiglio direttivo guidato dal priore Domenico Macrì:<<E’ un passo importante per la nostra Confraternita, perché anche il Papa ha ricevuto in dono i nostri statuti. Ne devono essere orgogliosi tutti i confratelli e le consorelle, soprattutto per l’assiduo lavoro di Domenico e Vito Teti, “crocifissanti” doc>>.