Articolo tratto dalla "Gazzetta del Sud" di lunedì 13 gennaio
Controlli a tappeto ma nessun allarme nell'oasi del
Lago Angitola
Nel Vibonese esclusi altri casi
Nicola Lopreiato VIBO VALENTIA – Controlli a tappeto ma nessun allarme nel
Vibonese dopo il rinvenimento di un cigno reale morto nell'oasi del lago
Angitola a causa del virus dell'influenza aviaria. Gli uomini dell'unità di
crisi, istituita dall'Azienda sanitaria n. 8 di Vibo Valentia, ieri hanno
proseguito le ricerche con l'ausilio di un gommone dei vigili del fuoco con il
quale hanno esplorato tutto lo specchio d'acqua del lago in cerca di volatili
infetti o morti. Ma nulla di tutto ciò. I controlli sono stati estesi a tutte le
aziende agricole circostanti che posseggono volatili da cortile. Nella mattinata
di ieri il prefetto di Vibo Valentia Paola Basilone ha riunito il Comitato per
l'ordine e la sicurezza allargato al direttore generale dell'Azienda sanitaria
Francesco Talarico ed a tutti i sindaci del bacino dell'Angitola. Il prefetto
nella riunione ha diffuso il contenuto dell'ordinanza ministeriale con specifico
riferimento all'istituzione di due “cinture” attorno all'oasi dell'Angitola: una
denominata “zona di protezione”, che comprende i comuni di Maierato, Monterosso
Calabro, Polia, Francavilla Angitola e Pizzo e un'altra indicata come “zona di
sorveglianza” nella quale ricadono i comune di Filogaso, Capistrano, San Nicola
da Crissa, Vallelonga, Vazzano, Filogaso, Stefanaconi, Sant'Onofrio e Vibo
Valentia. «Nelle due zone saranno adottati differenti provvedimenti mediante
l'emanazione di apposite ordinanze da parte dei sindaci interessati». E in tal
senso ieri pomeriggio si è tenuta una riunione operativa nella sede dell'As con
i responsabili del servizio veterinario ed sindaci interessati. Sono state
sottoposte ad esami, che hanno escluso un possibile contagio, le tre persone che
sono venute in contatto con il cigno morto sul lago dell'Angitola. Le persone
interessate tuttavia sono state inserite nella black list dei soggetti
potenzialmente a rischio. Altri controlli, infatti, saranno ripetuti nei
prossimi giorni.
Intanto, un cigno cenerino morto è stato trovato ieri sulla spiaggia di
Brancaleone, sulla costa ionica reggina, dalla Guardia di Finanza di Bianco.