aperturagiubileo - Confraternita del SS. Crocifisso - San Nicola da Crissa (VV)

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1 giugno 2019
Inizia il Giubileo del Crocifisso
foto di Enza Iori
San Nicola da Crissa. A 350 anni dalla nascita della Confraternita del SS. Crocifisso, eretta in San Nicola da Crissa il I° giugno 1669, la Penitenzieria Apostolica, in virtù delle facoltà ad essa attribuite da Sua Santità Papa Francesco, concede l’Indulgenza plenaria ai confratelli e ai fedeli del Cristo Crocifisso.
Lo scorso 24 maggio, una delegazione costituita dal Consiglio Direttivo, con in testa il Priore Domenico Galati, e tutti i suoi membri, Tommaso Cina, Stefano Malfarà, Michele Galati e Domenico Macrì, il parroco Padre Michele Cordiano e il sindaco Giuseppe Condello, si è recata a Roma per ringraziare il Penitenziere Maggiore, Cardinale Mauro Piacenza, per il grande dono concesso alla comunità di San Nicola da Crissa e, attraverso di essa, all’intera Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
Dal I° giugno 2019, anniversario della fondazione della Confraternita, al 3 maggio 2020, memoria liturgica dell’Invenzione della Santa Croce, e con riferimento particolare ad alcuni giorni dell’anno, legati ai solenni festeggiamenti in onore di Gesù Crocifisso e della Beata Vergine Addolorata, i fedeli potranno beneficiare delle indulgenze anche solo visitando la chiesa parrocchiale di San Nicola da Crissa e fermandosi in preghiera davanti all’effigie del SS. Crocifisso degli Angeli, esposta alla pubblica venerazione.
Nell’occasione della visita a Roma, la Confraternita ha potuto celebrare, per la prima volta nella sua storia, il suo rito in latino nella Chiesa di San Marcello al Corso, ospite della Confraternita gemella del SS. Crocifisso di San Marcello, che il 23 maggio scorso ha festeggiato il suo cinquecentesimo anniversario. È stato un momento di grazia particolare e di emozione per i tanti devoti pellegrini che hanno raggiunto la Capitale, ma allo stesso tempo di grande comunione con i numerosissimi emigrati in città.
È il segno che il passare dei secoli, l’avvicendarsi delle generazioni, non ha tradito lo spirito dei padri fondatori, non ha scalfito l’anima penitente del sodalizio; è una pietra miliare che impreziosisce la storia di una devozione potente e duratura, di una fede salda, ed apre le porte ad altre simili iniziative per favorire l’unione tra comunità di vicini e lontani che fanno ben sperare per il futuro.

 
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